Artigianali, industriali e concorsi

Quanto ci piace litigare in tema di birra? Molto, decisamente. E allora ecco un po’ di benzina per dividersi come al solito e darsele di brutto: Birra del Borgo porta a casa una medaglia da Londra. Restiamo in attesa dei prossimi concorsi birrari. 

International Beer Challenge logo
International Beer Challenge logo

Alfredo

Stamattina mi sono imbattuto in un post su Facebook di Alfredo Colangelo, una vita da mediano (come cantava Ligabue) in Birra del Borgo, sempre presente nelle vicissitudini del birrificio laziale. Era presente anche nella live chat video da Borgorose (Aprile 2016) del momento topico che divise la storia della birra artigianale italiana in avanti e dopo la cessione di Birra del Borgo: per comodità a.B. e d.B.

Alfredo Colangelo di Birra del Borgo con il premio vinto all'IBC per l'Equilibrista
Alfredo Colangelo di Birra del Borgo con il premio per l’Equilibrista all’IBC

Dicevo di Alfredo, sorridente nella foto dove tiene in mano una bottiglia di Equilibrista e il premio come Best Flavoured Beer all’International Beer Challenge (IBC). Scriverò in chiusura della categoria Flavoured Beer.

C’è da premettere che l’IBC si muove su categorie e riconoscimenti che vanno al di là degli stili birrari, considerando anche premi per il design. Un talebano della birra, come il mio publican di riferimento, rimarrebbe abbastanza perplesso da questo metro di giudizio. Il motivo è presto detto: l’IBC considera il mercato non come l’inferno, ma come palcoscenico naturale dove mettere in atto il grande spettacolo della birra, artigianale e non.

Il pacchetto di mischia

Arriviamo quindi all’obiezione principale al concorso, la grande mischia tra birre industriali, birre crafty, birre di categoria non pervenuta e produttori che si possono definire artigianali. Questa considerazione, che fa storcere il naso a molti, allontana dall’IBC tutta una fetta di produttori. Con l’edizione 2018 l’IBC è giunto al ventitreesimo anno d’età, l’autorevolezza dovrebbe quindi averla, ma la presenza delle multinazionali del settore alla kermesse londinese tiene lontani i brewmasters che ci piacciono.

Birraio dell'Anno a Firenze
Birraio dell’anno, manifestazione organizzata da Fermento Birra nella ObiHall di Firenze

E’ già molto difficile, se non impossibile, vedere i birrifici associati a Unionbirrai (l’associazione di categoria dei birrifici artigianali italiani) in manifestazioni insieme a rinnegati passati al nemico. La direttiva Unionbirrai n.1 del Maggio 2017 impone agli associati di evitare manifestazioni riconducibili all’industria.

Unionbirrai e il modulo difensivo 

Restando in tema di Birra del Borgo si può citare il caso del BdB day, lo scorso Giugno, quando alcuni brand artigianali parteciparono, scatenando un putiferio. Passando a manifestazioni delle nostre parti (Sicilia), dopo i malumori dell’edizione 2017, non si prevede che il Taormina Gourmet 2018 provochi un aumento improvviso dello spread. Lo scorso anno qualcuno dovette mandar giù a fatica la presenza (ancora una volta) di Birra del Borgo con accanto il Birrificio del Ducato. Anche il birrificio di Parma è sulla black list, a causa della vendita di quote societarie al nemico industriale.

Taormina Gourmet logo, nella prossima edizione non ci sarò Birra del Borgo
Taormina Gourmet 2018 – 27/28/29 Ottobre 2018

Il consumatore da scaffale della GDO

I concorsi birrari, nella percezione del consumatore medio italiano, sono poco importanti; altri sono i criteri che portano il bevitore occasionale ad acquistare un prodotto. Una birra è forte o leggera, può essere bionda o rossa, talvolta è doppio malto. Nei casi limite si discute di birra dolce o amara (o amarognola, se si vive nel sud Italia). Parlare di birre artigianali, come generica categoria merceologica, sottintende prodotti con caratteristiche mediamente più intense rispetto alle commerciali. Questo concetto spesso spiazza il bevitore occasionale, che si rifugia nelle più rassicuranti e familiari premium lager da GDO.

Sociologia del beer drinker

Se però vogliamo capire il pensiero dell’appassionato, del beer geek o del professionista è necessaria almeno un po’ di sociologia spicciola: un’analisi da bancone. Bisogna entrare nella personalità del bevitore seriale, con le sue abitudini, le paranoie e la forma mentis di chi si sente parte attiva di una comunità di suoi simili. In quest’ottica può prevalere una visione di schieramento, sei bianco o sei nero, guelfo o ghibellino: per rimanere al tema iniziale del calcio fiorentino.

Capita così che nei due principali concorsi italiani, cioè Birra dell’Anno di Rimini e Birraio dell’Anno di Firenze, si formino le fazioni. Ricordo l’attesa per il vincitore, nel Gennaio 2018, in diretta streaming, nemmeno fosse un Sanremo dei tempi eroici. Vinse Josif Vezzoli di Elvo, ma da noi in provincia (non parlo di Roma o Milano) le fazioni erano o pro o contro Schigi, che veniva dato come vincitore in pectore dai bookmakers locali. A volte si va oltre, riuscendo a spaccare il capello in quattro, mettendo in contrapposizione Birra dell’Anno e Birraio dell’Anno, sul valore intrinseco dei premi.

IBC bicchieri tasters
IBC bicchieri tasters

Tutti vincono sempre qualcosa.
L’ho pensato anch’io a volte: partecipare è un po’ vincere, torni sempre a casa con una medaglia d’oro o di cartone, ma difficilmente torni a mani vuote. A cosa serve allora il concorso birrario? Serve a poco, se non si cambia angolo visuale per ponderare le situazioni con la giusta importanza.

The Jury

Ogni premiazione ha sempre due attori: la giuria che assegna il premio e chi lo mette in bacheca nel birrificio. Nel caso del premio preso all’IBC ho provato a capire ‘chi’ fosse la giuria e quali interessi perseguisse, messo da parte l’affetto che mi lega a Birra del Borgo e a Leonardo Di Vincenzo. I giudici dell’IBC sono presieduti da Jeff Evans, autorevolissimo scrittore di birra legato al CAMRA inglese e al sito Inside Beer. Tra gli oltre 60 degustatori ci sono ex birrai, distributori, rivenditori indipendenti, scrittori e commentatori. Il modello è lo stesso sperimentato anche nei concorsi nostrani: degustazione alla cieca e giudizi su aspetto, aroma, gusto e finale. Assemblaggio dei singoli giudizi e una supergiuria più ristretta a stabilire i vincitori tra i meglio piazzati.

Il premio preso all’International Beer Challenge è, quindi, un riconoscimento composito che premia la riuscita di un prodotto, la sua commerciabilità in acquisto e in vendita, la suggestione evocata e chiaramente anche l’originalità. 

Compilazione dei form all'IBC
Compilazione dei form all’IBC

Il craft snobba l’IBC.

Il fatto che i birrifici artigianali di livello non siano in concorso toglie sicuramente valore ai premi vinti, quantomeno in ottica nostrana/provinciale. Assistere a una sfida all’ultimo sangue tra l’Equilibrista di Birra del Borgo ed altre IGA italiane sarebbe pirotecnico, spettacolare. I primi nomi che ci metterei dentro a menarsi per una medaglietta? BeerBera, Tibir, BB10 e la Mosca Bianca di Malarazza (per dovere di residenza).

Birrificio del Ducato Frambozchella
Birrificio del Ducato Frambozchella

Non hai capito molto di quanto scritto e sei rimasto a chiederti cosa sia una flavoured beer? E’ una categoria generica in cui vengono fatte convogliare le birre ‘orfane’, quelle con stili poco rappresentati nel concorso. Nel caso di IBC sono considerate aromatizzate le birre caratterizzate da: cioccolato, caffè, fiori/erbe, frutta, miele e spezie.

Se poi sei curioso di provare l’Equilibrista o la Frambozchella, l’altra medaglia d’oro italiana del concorso, clicca sul logo di TopBeer qui sotto e comprale sul nostro e-beershop.

Cheers!
Fabio Venditti

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Fabio Venditti

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